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martedì 29 marzo 2011

Passi "Il sergente nella neve"

Se mi sono dimenticato qualcosa commentate su questo post il pezzo mancante.
Pag. 44-45
Ero solo. Dalla trincea sentivo i passi degli alpini che si allontanavano. Erano vuote le tane. Sulla paglia che una volta era il tetto di un'isba giacevano calze sporche, pacchetti vuoti di sigarette, cucchiai, lettere gualcite: sui pali di sostegno erano inchiodate cartoline con fiori, fidanzati, paesi di montagna e bambini. Ed erano vuote le tane, vuote, vuote di tutto ed io ero come le tane. Ero solo sulla trincea e guardavo nella notte buia. Non pensavo a nulla. Stringevo forte il mitragliatore. Premetti il grilletto, sparai tutto un caricatore; ne sparai un altro e piangevo mentre sparavo. Saltai nella trincea, entrai nella di Pintossi a prendere lo zaino. Vi erano delle bombe a mano e le gettai nella stufa. Levai ad altre bombe le due sicurezza e le posai piano sul fondo della trincea. Mi incamminai verso la valletta. Incominciava a nevicare. Piangevo senza sapere di che piangevo e nella notte nera sentivo solo i miei passi nel camminamento buio. Nella mia tana, inchiodato ad un palo, rimaneva il presepio in rilievo che mi aveva mandato la ragazza per il giorno di Natale.
Pag. 54
Sono le undici, ora, dormirò tre ore. E mi butto giù sui cuscini, vestito e con le scarpe addosso. Ma perché non sono capace di dormire? Perché sto con le orecchie tese a sentire se sparano? Perché non viene il sonno? Da tanti giorni non dormo. Ritornano i due imboscati che erano fuori e sento che parlano fra di loro; sento un bambino che piange e sto con gli occhi aperti a guardare la parte di terra gialla. Il caposaldo, i chilometri, i miei compagni, i russi morti nel fiume, la Katiuscia, i miei paesani, il tenente Moscioni, le bombe a mano, la donna russa, i muli, i pidocchi, il moschetto. Ma esiste ancora l'erba verde? Esiste il verde? E poi dormo; dormo, dormo. Senza sognare nulla. Come una pietra sotto l'acqua.
Pag. 108
Vi sono dei soldati russi, là. Dei prigionieri? No. Sono armati. Con la stella rossa sul berretto! Io ho in mano il fucile. Li guardo impietrito. Essi stanno mangiando attorno alla tavola. Prendono il cibo con il cucchiaio di legno da una zuppiera comune. E mi guardano con i cucchiai sospesi a mezz'aria. "Mniè khocetsia iestj" dico. Vi sono anche delle donne. Una prende un piatto, lo riempie di latte e miglio, con un mestolo, dalla zuppiera di tutti, e me lo porge. Io faccio un passo avanti, mi metto il fucile in spalla e mangio. Il tempo non esiste più. I soldati russi mi guardano. Le donne mi guardano. I bambini mi guardano. Nessuno fiata.
Pag. 115
E anche Giuanin è morto. Ecco Giuanin, ci sei arrivato a baita. Ci arriveremo tutti. Giuanin è morto portandomi le munizioni per la pesante quando ero giù al paese e sparavo. È morto sulla neve anche lui, che ne ricovero stava sempre nella nicchia vicino alla stufa e aveva sempre freddo. Anche il cappellano del battaglione è morto: "Buon Natale, ragazzi, e pace". È morto per andare a prendere un ferito mentre sparavano. "State sereni e scrivete a casa". "Buon Natale, cappellano". E anche il capitano è morto. Il contrabbandiere di Valstagna. Aveva il petto passato da parte a parte.

[Ringrazio mio fratello che ha dettato il tutto]

6 commenti:

  1. Davvero grazie agli Imperi per il lavoro svolto! Ora ci vorrebbe Maresca..
    Se Ross. completa il lavoro, al più presto lo invierò alla Prof. Di Liello, per la pubblicazione.
    Grazie

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  2. Ma si figuri, poi mio fratello se non mi dettava non lo mandavo a letto ("Do ut des")

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  3. scusate il mio enorme ritardo ma ho avuto dei problemi con la pubblicazione dei commenti comunque ecco la mia parte

    1 presentazione:ed ora ecco un passo tratto dal libro "il Sergnete nella neve". Qui, mario rigoni stern, ci presenta l'inizio della ritirata italiana dalla russia.
    2 presentazione:
    La ritirata è ormai iniziata. Il sergnete rigoni dopo aver controllato la presenza dei suoi uomini trova finalmente un ' isba dove riposare; nonostante ciò non riesce a dormire.
    3 presentazione :Qui il sergente rigoni entra in un'isba all'interno della quale mangiano alcuni soldati rossi. Le padrone di casa, senza far distinzione tra i regimenti gli offrono del cibo: Ai loro occhi rigoni e i soldati russi appaiono solo come uomini affamati.
    4 presentazione: Ed ecco il passo più commuovente,forse,dell'intero libro. Qui il sergente rigoni descrive tutti i suoi compagni caduti. Passo con elevato carattere emotivo presenta la vera crudeltà della guerra: La morte di mille innocenti


    Impy ti sei dimenticato di postare il brano dell'altro libro. In ogni caso prof ecco la presentazione di quel passo

    Questo passo è tratto dal libro un anno sull'altipiano. Qui lo scrittore emilio lussu ci racconta di quando ebbe l'occasione di uccidere a freddo un austriaco


    ecco fatto! =)

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  4. 1)"Impy" ci chiami tua sorella XD
    2) Io dovevo solo mettere i brani del libro di Rigoni

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  5. http://it.wikipedia.org/wiki/Emilio_Lussu

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